Rauccio comprende diversi elementi paesaggistici che testimoniano la trasformazione successiva del territorio: dall’originaria medioevale copertura boschiva del suolo alla trasformazione agricola e rurale cinquecentesca con masserie fortificate, carrarecce, pagghiare, muretti a secco: inconfondibili testimonianze del “paesaggio della pietra” e patrimonio culturale salentino. È un trekking che si snoda lungo i sentieri del Parco, conducendo il visitatore a ritroso nel tempo, a quel tempo in cui l’agricoltura era l’occupazione principale.
Camminando tra i sentieri di campagna e fra gli olivi contorti dove il tempo sembra essersi fermato, ammireremo le numerose costruzioni piene di fascino che fanno ormai parte dell’ambiente circostante come l’albero radicato nella terra, come il contadino che, prendendosi cura del suo campo, spera che le sue premure possano donare buoni frutti. Il paesaggio salentino è un paesaggio ricco di storia che racconta l’opera di un popolo che per secoli ha dedicato la sua vita all’agricoltura. Un paesaggio in cui le pietre, dure e superficiali, costituirono dapprima, un ostacolo al lavoro costringendo il contadino ad una ingente e faticosa attività di spietramento, trasformandosi poi, piano piano, in sorprendenti architetture rurali ancora riconoscibili e fortemente identitarie del nostro territorio: muretti a secco, truddhi e casedde, furneddi, cisterne , pozzi, aie e puddari.