PROGETTO “VIVERE NEI PARCHI – PUGLIA.M.I.C.A.”:
DATI STATISTICO-EPIDEMIOLOGICI 2017
(a cura di Alessia Quaranta e Maria Teresa Balducci – Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”)
“Vivere nei Parchi – PugliA.M.I.C.A.” – Un anno di attività insieme
Il progetto regionale “Vivere nei Parchi – PugliA.M.I.C.A.” nasce dalla necessità di promuovere stili di vita corretti, contrastare la sedentarietà e l’insorgenza delle malattie cronico-degenerative, ridurre la domanda ai servizi socio-sanitari da parte della popolazione pugliese.
In un’ottica di inclusione sociale il progetto è stato aperto anche a persone afferenti a diversi centri di accoglienza.
Il programma è articolato in due fasi attuative di durata complessiva biennale. I dati di seguito riportati si riferiscono alla prima fase progettuale, che si è svolta da aprile ad ottobre 2017, con una pausa estiva nel mese di agosto.
I 48 incontri previsti dal programma, strutturati in due appuntamenti settimanali della durata di due ore ciascuno (1h di attività motoria obbligatoria ed 1h di attività ludico-ricreativa), hanno interessato ben 10 Aree protette presenti sul territorio regionale:
- Parco naturale regionale Litorale di Ugento
- Parco naturale regionale Bosco e Paludi di Rauccio
- Parco naturale regionale Porto Selvaggio e Palude del Capitano
- Parco naturale regionale Dune costiere da Torre Canne a Torre S. Leonardo
- Parco naturale regionale Saline di Punta della Contessa, Riserva naturale regionale orientata Bosco di Cerano, Riserva naturale regionale orientata Bosco di Santa Teresa e Lucci
- Riserva naturale regionale orientata del Litorale Tarantino Orientale
- Riserva naturale regionale Orientata Laghi di Conversano e Gravina di Monsignore
- Riserva naturale regionale Orientata Bosco delle Pianelle
- Riserva naturale regionale Orientata Palude La Vela
- Parco nazionale dell’Alta Murgia
Per ulteriori dettagli, consultare la pagina facebook “PugliAmica – Vivere nei Parchi”.
Dati socio-demografici e sanitari
- Hanno aderito all’iniziativa in 516, di cui 50 nuclei familiari
- L’8% ha meno di 18 anni e il 6% ne ha più di 64; l’età media è di 42 anni
- Il 56% del campione è di genere femminile
- Il 16% presenta una disabilità, di cui il 2% fisica (la patologia più ricorrente è la tetraparesi spastica); il 3% sensoriale (in maggior misura ipovisione), l’11% relazionale (soprattutto la sindrome di Down)
- L’11.5% dichiara di avere alcune patologie (diabete, scompenso cardiaco, ipertiroidismo, ecc.)
Stili di vita: l’alimentazione
- Il 41% dei partecipanti è in eccedenza ponderale (di cui il 28.2% è in sovrappeso, il 12.8% è obeso)
- I legumi, seguiti da carne rossa, carne bianca e formaggi sono gli alimenti maggiormente consumati nell’arco della settimana. Al termine dell’iniziativa è stato registrato un decremento del 3% sul consumo di dolci, snack e pizzette
- Inizialmente le porzioni di frutta e verdura consumate nell’arco di una giornata tipo risultavano essere 1-2, rispetto alle 5 raccomandate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS); al termine dell’iniziativa, le porzioni giornaliere consumate risultano essere circa 3-4
Stili di vita: il movimento
- Il 75% del campione svolge attività lavorative sedentarie
- In fase iniziale il 45% dei partecipanti ha dichiarato di non svolgere alcuna attività fisica e di utilizzare maggiormente l’auto per gli spostamenti; il 20% di muoversi a piedi, il 2,6% di utilizzare solo la bicicletta
- Nella fase finale il 6% ha dichiarato di aver modificato le proprie abitudini in termini di spostamenti, riducendo l’utilizzo dell’auto in favore degli spostamenti a piedi
Autopercezione del benessere psico-fisico
- Il 22% dei soggetti obesi ha dichiarato di non essere soddisfatto del proprio aspetto fisico
- Soltanto l’1% dei soggetti sottopeso (5.4%) non si accetta
- Tra l’inizio e la fine del progetto l’autopercezione del benessere psico-fisico ha registrato un incremento pari all’8%
Conoscenze, attitudini e comportamenti dei partecipanti
- Il 15% degli iscritti ha saputo dell’iniziativa mediante il web
- Le principali motivazioni alla base della partecipazione sono la voglia di fare attività fisica, la curiosità per le attività progettuali, il voler socializzare, il contatto con la natura e la voglia di conoscere meglio il territorio
- La partecipazione alle attività è risultata costante nell’arco dei 6 mesi
- È stato rilevato un incremento della socializzazione all’interno del proprio nucleo familiare, ma soprattutto nell’ambito del gruppo stesso
- Dapprima la maggior parte del campione ha dichiarato di conoscere poco le risorse ambientali e culturali del territorio, ma di essere abbastanza ben informato su quelle alimentari. In seguito alla partecipazione all’iniziativa risultano notevolmente incrementate le conoscenze culturali ed abbastanza quelle alimentari. Invariato il dato relativo alla conoscenza dell’ambiente
- Al termine della prima fase, più della metà dei partecipanti dichiara di essere in grado di svolgere le stesse attività motorie in autonomia.
Insights della pagina facebook «Pugliamica – Vivere nei parchi» (dati riferiti al periodo settembre-ottobre 2017)
- “Mi piace” in totale: 250
- Reach/Copertura (N.ro di persone a cui è stato mostrato un contenuto della pagina): 1753
- Interazioni con i post (‘mi piace’, commenti, condivisioni o click sul post): 382
- Il 71% dei fan della pagina è di sesso femminile
- Il 46% dei fan della pagina ha dai 25 ai 34 anni
Performances dei post
I post che hanno generato maggior engagement (in termini di like, commenti e condivisioni) riguardano principalmente immagini di natura scattate all’interno dei parchi/riserve e informazioni generali sul progetto.
Dicono di noi
Tra le opinioni espresse dai partecipanti, quelle che destano più interesse in termini di soddisfacimento dell’utenza sono:
- “Ho conosciuto ragazzi con handicap e sono stato loro d’aiuto”
- “da quando è iniziato il progetto ho più fiato e maggiore resistenza fisica, soprattutto quando faccio le scale”
- “non poltrisco più”
- “mi sento rigenerata”
- “ho trasmesso l’amore per la natura ai miei familiari”
- “trascorro maggior tempo libero e di qualità insieme alla famiglia”
- “dialoghiamo di più” (in ambito familiare)
- “sono meno nervoso”
- “tutta la famiglia ha cambiato stile alimentare”
- “mi è tornato il buon umore”
- “quando passeggio, ora sono più consapevole del mondo circostante”.